Efficacia di Nivolumab in monoterapia nel tumore del polmone non-a-piccole cellule, precedentemente trattato
Nivolumab ( Opdivo ) ha prodotto risposte durature e prolungata sopravvivenza globale nei pazienti con cancro del polmone non-a-piccole cellule, trattato in precedenza.
Nivolumab è un anticorpo monoclonale completamente umano ad azione inibitoria del checkpoint immunitario PD-1.
Sono stati valutati i dati di 129 pazienti ( età media, 65 anni; 61% maschi ) con carcinoma polmonare avanzato.
I pazienti erano stati pesantemente pretrattati; il 54% aveva ricevuto tre o più trattamenti sistemici, e tutti i pazienti avevano presentato progressione della malattia durante il trattamento con almeno un regime terapeutico a base di Platino o di taxani.
I pazienti hanno ricevuto un dosaggio bisettimanale di 1 ( n = 33 ), 3 ( n = 37 ) o 10 mg/kg ( n = 59 ) di Nivolumab in cicli di 8 settimane fino a 96 settimane.
Il follow-up è stato di 39 mesi.
La sopravvivenza mediana globale è stata di 9.9 mesi tra i vari dosaggi.
La sopravvivenza mediana globale per le coorti di dosaggio di 1 e 10 mg/kg è stata di 9.2 mesi; i pazienti che hanno ricevuto la dose di 3 mg/kg ( n = 37 ) [ la dose scelta per gli studi di fase 3 ] hanno raggiunto una sopravvivenza mediana globale di 14.9 mesi.
Tra i livelli di dosaggio, il tasso di sopravvivenza a 1 anno è stato del 42%, quello a 2 anni del 24%, e a 3 anni il tasso di sopravvivenza è stato del 18%.
Il 56% dei pazienti assegnati al dosaggio di 3 mg/kg ha raggiunto una sopravvivenza globale a 1 anno; il 42% a 2 anni, e il 27% a 3 anni.
La sopravvivenza mediana libera da progressione per tutta la popolazione è stata pari a 2.3 mesi.
Il tasso di risposta obiettiva è stato del 17% (n = 22), e la durata della risposta mediana è stata di 17 mesi ( range 1.4-36.8 ).
La sopravvivenza mediana globale, i tassi di sopravvivenza e i tassi di risposta erano paragonabili nei pazienti con forma squamosa e non-squamosa del tumore.
La maggioranza dei pazienti ( 71% ) ha sperimentato un evento avverso di qualsiasi grado; i più comuni effetti indesiderati sono stati: affaticamento ( 24% ), diminuzione dell'appetito ( 12% ) e diarrea ( 10% ).
Eventi avversi di grado 3-4 si sono verificati nel 14% dei pazienti.
Diciotto pazienti hanno cessato il trattamento per motivi diversi dalla progressione della malattia.
Tre pazienti sono morti per polmonite correlata al trattamento. ( Xagena2015 )
Fonte: Journal of Clinical Oncology, 2015
Onco2015 Pneumo2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
ASCO24 - Osimertinib ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione, rispetto al placebo, nei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule con mutazione EGFR in fase avanzata. Studio LAURA
Uno studio randomizzato di fase 3 ha mostrato che Osimertinib ( Tagrisso ) dopo la chemioradioterapia ha migliorato drasticamente la...
Correlazioni tra tasso di risposta e sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale negli studi di immunoterapia per il tumore al polmone metastatico non-a-piccole cellule
I cambiamenti radiografici potrebbero non catturare completamente gli effetti del trattamento degli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ). Sono state...
Mirtazapina come stimolante dell'appetito nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule e anoressia
Attualmente non esiste una terapia standard per migliorare l'anoressia correlata al tumore, che ostacola la sopravvivenza. La Mirtazapina ( Remeron...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Patritumab deruxtecan, un coniugato anticorpo-farmaco ha dimostrato efficacia nel tumore al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
Lo studio di fase II HERTHENA-Lung01 ha mostrato che il trattamento con il coniugato anticorpo-farmaco Patritumab deruxtecan ( HER3-DXd...
Selpercatinib nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule positivo alla fusione RET: sicurezza ed efficacia aggiornate dallo studio LIBRETTO-001
Selpercatinib ( Retsevmo ), un inibitore della chinasi RET di prima classe, altamente selettivo, potente e CNS-attivo, è attualmente approvato...
Incremento ed espansione della dose del coniugato anticorpo-farmaco Datopotamab deruxtecan diretto a TROP2 nel tumore al polmone non-a-piccole cellule: studio TROPION-PanTumor01
Questo primo studio sull’uomo di incremento ed espansione della dose ha valutato la sicurezza, la tollerabilità e l’attività antitumorale di...
Sopravvivenza globale con Osimertinib nel tumore al polmone non-a-piccole cellule, resecato, con mutazione di EGFR
Tra i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ), resecato, con mutazione del recettore del fattore di crescita...
Immunoterapia o chemioimmunoterapia negli anziani con tumore al polmone non-a-piccole cellule avanzato
L'inibitore del checkpoint immunitario ( ICI ) più il trattamento di combinazione con chemioterapia ( inibitore del checkpoint immunitario -...